Ingiunzione di pagamento o decreto ingiuntivo: cos’è?

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L’ingiunzione di pagamento (o più semplicemente, decreto ingiuntivo) è uno strumento che offre al creditore una tutela immediata nei confronti di un debitore.

Il decreto ingiuntivo definitivo è un provvedimento che consente di agire nei confronti di un debitore in modo diretto, evitando le tempistiche della giustizia ordinaria che coinvolgerebbero avvocato e giudice di pace.

Si può evitare questa situazione? Ovviamente sì, perché l’ingiunzione di pagamento è solamente uno step avanzato nell’iter di recupero crediti. Oggi ti spiegheremo come fare per evitare un decreto ingiuntivo o, in alternativa, cosa devi fare nel momento in cui ti viene presentata per risolvere la situazione.

Qualora fossi in difficoltà o rischiassi un decreto ingiuntivo e sei alla ricerca di una soluzione rapida e sicura, contattaci: i nostri esperti troveranno la soluzione migliore per le tue necessità, offrendoti una consulenza gratuita e senza impegno.

Cos’è il decreto ingiuntivo?

Il decreto ingiuntivo, noto anche come ingiunzione di pagamento, è un provvedimento giuridico emesso da un tribunale o da un giudice competente al fine di permettere ad un creditore di recuperare un credito senza la necessità di un processo ordinario. È un mezzo legale per ottenere il pagamento di un debito senza dover affrontare una causa giudiziaria completa.

Il procedimento di decreto ingiuntivo è generalmente avviato dal creditore che, sulla base di documenti e prove a sostegno della sua richiesta di pagamento, presenta una domanda al tribunale competente. I documenti possono includere fatture, contratti, promesse di pagamento, assegni o altre prove scritte che dimostrano l’esistenza del debito.

Il tribunale, valutando la validità della richiesta e i documenti presentati, può emettere il decreto ingiuntivo. Una volta emesso, il decreto viene notificato al debitore, che ha la possibilità di opporsi entro un determinato periodo di tempo: il termine perentorio è entro i 40 giorni dalla notifica dello stesso.

Se il debitore non presenta opposizione entro il termine stabilito, il decreto diventa definitivo e il creditore può intraprendere azioni legali per ottenere l’esecuzione forzata del pagamento del debito.

In caso di opposizione da parte del debitore, il procedimento potrebbe richiedere una fase successiva di dibattimento e un processo ordinario per risolvere la controversia.

Arriva un decreto ingiuntivo, cosa fare?

La notifica del decreto ingiuntivo arriva solo a seguito di una richiesta di recupero crediti che può essere, ad esempio, per una o più rate insolute di un prestito, canoni di locazione non pagati e via dicendo.

Ecco cosa puoi fare se ti viene notificato un decreto ingiuntivo:

  1. Verifica l’accuratezza delle informazioni: analizza attentamente il contenuto del decreto ingiuntivo e verifica se le informazioni riportate sono corrette. Controlla che il debito indicato sia effettivamente dovuto e che gli importi siano corretti. Un vizio di forma, infatti, potrebbe invalidare il procedimento.
  2. Valuta la possibilità di opporti: se ritieni che il decreto ingiuntivo sia ingiustificato o che ci siano errori sostanziali, potresti considerare l’opposizione. In tal caso, dovresti consultare un avvocato per valutare la validità delle tue argomentazioni e procedere con l’opposizione formale nel rispetto dei termini stabiliti dalla legge.
  3. Trattativa diretta con il creditore: se il decreto ingiuntivo è corretto e il debito è effettivamente dovuto, potresti cercare di raggiungere un accordo amichevole con il creditore. Puoi contattare direttamente il creditore per discutere delle tue difficoltà finanziarie e trovare una soluzione che sia accettabile per entrambe le parti, ad esempio un piano di pagamento dilazionato o una proposta a saldo e stralcio.
  4. Negoziazione tramite un intermediario: se preferisci non gestire direttamente la trattativa con il creditore, puoi coinvolgere un intermediario come un avvocato o un consulente finanziario specializzato in negoziazioni di debito. Questo professionista può aiutarti a mediare tra te e il creditore e cercare di raggiungere una soluzione vantaggiosa per entrambe le parti.
  5. Richiesta di sospensione dell’esecuzione: in alcuni casi, puoi richiedere la sospensione dell’esecuzione del decreto ingiuntivo, soprattutto se hai motivi validi che giustificano tale richiesta, come difficoltà finanziarie temporanee o situazioni di emergenza. Consulta un avvocato per comprendere le possibilità offerte dalla legge nel tuo paese e per presentare una richiesta formale di sospensione.

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Cos’è un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo?

Se il credito di cui si parla è fondato su un titolo di credito valido, come un assegno, o su atti notarili c’è la possibilità che il giudice, su istanza del creditore, ingiunga il debitore a pagare o riconsegnare tutto senza alcuna dilazione.

In questo caso si dice che il giudice autorizza l’esecuzione provvisoria, che quindi può comportare:

  • Decreto ingiuntivo con pignoramento del conto corrente
  • Decreto ingiuntivo con ordinanza di acquisizione su busta paga tramite Agenzia delle Entrate.

Onde evitare che l’esecuzione vada in porto, puoi contare su una nostra consulenza gratuita. Ti basterà compilare il modulo che trovi alla fine di questo articolo e verrai ricontattato da un nostro esperto.

Come pagare un decreto ingiuntivo?

Diverse volte la domanda che più ci poniamo è: posso pagare a rate un decreto ingiuntivo? La realtà è che la legislazione non indica esplicitamente la possibilità di pagare a rate un decreto ingiuntivo.

Abbiamo detto che i tempi per un’ingiunzione di pagamento sono brevi, infatti la legge prevede che il decreto vada pagato entro e non oltre i 40 giorni: come ovviare quindi ad una situazione come “devo pagare un’ingiunzione di pagamento ma non ho soldi”?

La risposta è semplice, più a dirsi che a farsi in verità. Ognuno può chiedere, tramite il proprio avvocato, una dilazione del debito. Sta poi al creditore valutare e, eventualmente, accettare o no.

A questo punto possiamo trovarci davanti a due strade alternative:

  1. nel primo caso ci ritroviamo dinanzi a un consenso ad una ulteriore dilazione del debito, quindi il creditore ha accettato la nostra richiesta e possiamo saldare a rate il pagamento che gli dobbiamo;
  2. diversamente, qualora il nostro creditore non abbia alcuna intenzione di accettare la nostra richiesta di dilazione del pagamento, dovremmo riuscire a predisporre entro e non oltre i 40 giorni, tutto il necessario affinché il pagamento venga effettuato in un’unica soluzione e, dunque, il debito venga così estinto.

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Decreto ingiuntivo non pagato

Cosa succede nel caso in cui non riuscissimo a trovare il denaro necessario a saldare il debito?

In questo caso andremo incontro al pignoramento. Nello specifico il mancato pagamento incorre nel blocco del conto corrente o, ancora, nel pignoramento della locazione di proprietà, qualora ne avessimo una a noi intestata.

Qui è dove interviene l’atto di precetto, un’intimazione di pagamento che precede obbligatoriamente l’inizio dell’esecuzione forzata in ottemperanza al titolo esecutivo. L’esecuzione forzata, in ogni caso, deve essere preceduta da una notifica fatta personalmente al debitore.

Se i due atti sono stati notificati insieme è importante sapere che l’atto di precetto va redatto successivamente al titolo esecutivo. La notifica del titolo esecutivo è di per sé effettivamente già idonea a comunicare al debitore l’intenzione, da parte del creditore, di avviare l’esecuzione forzata per il recupero coatto del credito.

In questo caso parliamo però di una manifestazione d’intenti implicita che invece diventerebbe esplicita qualora utilizzassimo il precetto.

Attenzione: anche l’atto di precetto può risultare invalido, qualora la sua compilazione in tutte le parti non sia avvenuta in maniera corretta.

Come evitare un decreto ingiuntivo?

Per evitare di trovarti in questa situazione, la soluzione più semplice è una sola: pagare.

Ovviamente potresti obiettare che, se avessi avuto la liquidità necessaria, non ti saresti trovato davanti al rischio di un decreto ingiuntivo.

In realtà oggi esiste una soluzione che ti permette di alleggerire l’importo totale del tuo debito, nel momento in cui ti trovi a dover fare fronte a diverse scadenze mensili.

Ad esempio: non puoi più pagare la rata del tuo prestito per ristrutturazione perché hai già in piedi un finanziamento auto ed un altro prestito personale? Con un prestito per consolidamento debiti puoi riunire tutte queste scadenze in un’unica rata, con un tasso più vantaggioso ed una pressione totale del debito più bassa.

Se invece hai un solo prestito in piedi e non sai come pagare le sue rate, possiamo trovare una soluzione studiata su misura per te.

Come pagare un decreto ingiuntivo? Come evitare un’ingiunzione di pagamento? Contattaci per ricevere ulteriori informazioni e ricevere una consulenza completamente gratuita dai nostri esperti!

Troveremo la soluzione migliore per le tue necessità!

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