Saldo e stralcio: come funziona e quanto offrire?

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Quando si parla di proposta a “saldo e stralcio” ci si riferisce al tentativo di raggiungere un accordo con il creditore per estinguere il debito con una somma inferiore a quella originaria.

In altre parole, il debitore si impegna a pagare una somma di denaro al creditore in un’unica soluzione, inferiore al totale del debito, e il creditore accetta di considerare estinto il debito residuo.

Questa pratica viene utilizzata soprattutto quando il debitore non è in grado di pagare il debito nella sua interezza e vuole cercare di chiudere la questione con il creditore.

Se stai cercando di trovare una soluzione al tuo debito o hai bisogno di liquidità e vuoi valutare la possibilità di un prestito, contattaci: potrai ottenere una consulenza gratuita con un professionista del settore.

Questo ti aiuterà a strutturare un’offerta adeguata alle tue esigenze e a valutare diverse soluzioni di prestito per trovare la liquidità necessaria.

Cosa significa saldo e stralcio?

Cerchiamo di spiegare il concetto con un esempio pratico: una persona riesce ad ottenere un prestito, concordando con la banca o la finanziaria un piano di rimborso suddiviso su più anni.

Ad un certo punto la persona non riesce più a far fronte all’impegno preso, magari perché ha perso il lavoro o perché si sono presentate altre spese impreviste.

Dopo aver usufruito di soluzioni convenzionali, come il salto rata, la situazione non cambia e il debitore si trova in estrema difficoltà, perché sa che la sua situazione non si risolverà a breve.

Ciò per la banca significa arrivare ad un rischio di insolvenza elevato, davanti al quale dovrà muoversi con una procedura di recupero crediti o ascoltare eventuali proposte di accordi bonari da parte del debitore.

Saldo e stralcio è proprio la possibilità offerta al consumatore di chiudere una posizione a sofferenza (come potrebbe essere un mutuo, un prestito, una carta revolving) tramite un pagamento in un’unica soluzione di una somma inferiore rispetto al debito maturato.

Di fatto, il compromesso sta nel saldare il debito anche se con un pagamento parziale.

Saldo e stralcio: come funziona?

Se hai deciso di fare una proposta a saldo e stralcio, ecco come muoverti in 5 punti:

  1. Negoziazione: Inizialmente, il debitore deve avviare le trattative con il creditore per concordare l’importo della somma da pagare per estinguere il debito. Spesso questa trattativa può essere condotta da intermediari, come avvocati o società specializzate nel recupero crediti.
  2. Offerta: Il debitore presenta al creditore un’offerta di pagamento di una somma di denaro inferiore a quella del debito residuo, indicando l’importo che è in grado di pagare.
  3. Valutazione: Il creditore valuta l’offerta presentata dal debitore, considerando la situazione finanziaria del debitore e le possibilità di recupero del debito.
  4. Accordo: Se il creditore accetta l’offerta presentata dal debitore, si raggiunge un accordo che prevede il pagamento della somma pattuita per estinguere il debito residuo.
  5. Estinzione del debito: Una volta che il debitore ha pagato la somma pattuita, il debito residuo viene considerato estinto e il creditore non può più richiedere il pagamento del debito in questione.

Saldo e stralcio: quanto offrire?

Come fare a capire quanto proporre affinché la richiesta di saldo e stralcio venga accettata?

Quando parliamo di prestiti, finanziamenti o di carte revolving e, ancora, quando si tratta di fidi di conto corrente, questo valore calcolabile potrà variare dal 40% al 60% del debito accumulato.

Nell’ipotesi di mutui ipotecari, ad esempio per un saldo e stralcio per il mutuo della casa, la banca o le società di recupero crediti, generalmente accettano offerte non inferiori al 70% o 80% del debito.

Infatti, in questo caso, sul bene grava un’ipoteca e davanti ad una non risoluzione dell’accordo, l’immobile potrà essere venduto all’asta permettendo alla banca di recuperare gran parte (se non tutto) il credito.

Hai bisogno di aiuto per capire quanto offrire?

Compila il modulo che trovi sul sito: verrai ricontattato da un nostro esperto per una consulenza gratuita sul saldo e stralcio. Insieme analizzeremo la tua situazione e troveremo la soluzione migliore per te.

Saldo e stralcio: a chi rivolgersi?

Se sei in sofferenza con una finanziaria, come Agos, Compass o Findomestic, forse un accordo del genere potrebbe aiutarti.

Ho un prestito a sofferenza con banca Unicredit e per vari motivi sono in difficoltà, come posso fare?

Innanzitutto è importante sapere che ci si può affidare a un avvocato o agire in proprio. Se inoltre ti stai chiedendo quanto proporre per saldo stralcio, ricorda che la tua somma è accettabile qualora sia variabile dal 40% al 60%, eccetto per i debiti ipotecari, quindi i debiti bancari. In questo caso, se invece la domanda è per l’immobiliare quanto offrire, abbiamo detto minimo il 70% – 80%.

Ho un mutuo non pagato in sofferenza con banca intesa, potete aiutarmi?

Puoi compilare il modulo di richiesta consulenza gratuita, un nostro esperto ti contatterà per trovare la migliore soluzione alle tue esigenze.

Ricorda, in ogni caso, che l’offerta saldo e stralcio non è a rate ma in rata unica e potrebbe essere rifiutata.

Quando si può fare una proposta a saldo e stralcio?

Solo dopo che la tua pratica, sia essa o meno un prestito, è in certificato stato di sofferenza bancaria, quindi quando la banca o la finanziaria ha messo a perdita la posizione.

Con un finanziamento in regolare ammortamento o per il mancato pagamento di poche rate, visto che la pratica è ancora aperta, non è possibile procedere con questa soluzione.

Molte volte, inoltre, ci viene chiesto se la chiusura saldo e stralcio si può rateizzare.

Occorre dire, per completezza d’informazione, che generalmente è gradito il saldo in un’unica rata e nel minor tempo possibile.

Sostanzialmente ci si aspetta un rientro entro un mese dalla data di accettazione della proposta. Quando la cifra offerta è elevata, banche, finanziarie e società di recupero crediti possono accogliere anche una dilazione rateale.

Cosa succede in caso di accettazione del saldo e stralcio?

In questo caso si dovrà saldare, entro la scadenza pattuita, la somma o le rate previste nel piano di rientro. Una volta pagato il debito, il creditore dovrà rilasciare una lettera liberatoria con validità di atto che nulla è più dovuto.

A questo link puoi trovare un fac-simile della liberatoria:

Questa sarà, a grandi linee, la comunicazione che riceverai nel momento in cui la tua proposta transattiva verrà accettata dalla banca e questa riconoscerà il saldo del debito.

È importante altresì ricordare che per la consegna delle comunicazioni è altamente consigliato l’invio a mezzo raccomandata, così da costituire per entrambe le parti una ricevuta di consegna e di lettura.

Ovviamente, questo è fattibile anche attraverso l’utilizzo di una casella di posta elettronica con firma digitale (PEC).

Qualora non venisse rispettata la scadenza concordata, l’accordo si intenderà nullo.

Saldo e stralcio senza soldi: come fare?

Ipotizziamo che tu riesca a fare una proposta di saldo e stralcio che l’istituto di credito reputi accettabile.

A questo punto il problema diventa trovare i soldi necessari per saldare il debito concordato. In linea generale, se non sei riuscito a far fronte alle rate, difficilmente avrai l’importo necessario per saldare in un’unica soluzione il saldo e stralcio.

In questo caso puoi fare riferimento ad un prodotto specifico, chiamato prestito per consolidamento debiti. Grazie a questa opzione, puoi ridurre la pressione dei tuoi impegni finanziari e ottenere l’importo di cui hai bisogno in modo sicuro e garantito.

Il vantaggio è, oltre alla regolarizzazione della tua posizione verso la banca o la finanziaria, la possibilità di diminuire l’importo totale del debito, con rate più leggere ed un tasso più vantaggioso rispetto a quello del prestito insoluto.

Contattaci per maggiori informazioni o per ottenere un preventivo gratuito e senza impegno.

Saldo e stralcio non accettato: conseguenze

Bene, analizzata la situazione migliore in cui possiamo trovarci, quella positiva in cui la transazione va a buon fine, non resta che analizzare anche la situazione peggiore, ossia quella in cui la tua proposta a saldo e stralcio non viene accettata.

In questo caso si attenderanno le azioni da parte del creditore, che possono essere differenti ma, ad esempio, un decreto ingiuntivo potrebbe essere la prima ipotesi.

Cosa avviene dopo il decreto ingiuntivo? E dopo il pignoramento?

A questo punto non è sempre detto che il creditore accetti una proposta a saldo e stralcio. Avendo, infatti, notificato un pignoramento, ad esempio della tua busta paga o della tua pensione, il creditore sa che incasserà, mese dopo mese, tutto il credito che gli spetta senza scontare nulla al debitore.

Conviene dunque prevenire e intervenire prima dell’asta e prima che sia troppo tardi.

Cancellazione Crif dopo saldo e stralcio

Affrontiamo l’ultima parte di questo articolo per capire se è effettivamente possibile richiedere la cancellazione Crif dopo saldo e stralcio.

La risposta è che in realtà tutto ciò avviene in automatico, secondo quanto previsto dalle attuali normative. Puoi trovare maggiori informazioni sulla cancellazione segnalazione centrale rischi a questo link con tutte le argomentazioni generiche e, nello specifico anche quelle che riguardano la cancellazione segnalazioni centrale rischi saldo e stralcio.

Se vuoi sapere quanto puoi risparmiare con questa metodologia di recupero crediti, contattaci: un nostro consulente ti ricontatterà per approfondire la tua situazione e trovare la soluzione migliore per le tue esigenze. Ricorda, la consulenza è gratuita!

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